ROBERTO SANTORO
Presenta
“Ninna noir”
Tratto dall’album
“SUITE DESERTO”
Guarda qui il video
“Ninna Noir” vuole essere una ninna nanna dolente: in un paesaggio fosco e sinistro, da favola dark, si delineano le minacce simboliche del lupo e del drago. Due figure archetipiche per rappresentare universalmente la violenza fisica e psicologica, ai danni della donna, dei minori:
“(…) Lui prende le tue mani
Lui porta via lontano
Lui quando viene sera vuole stringersi con te
Lui mangia i tuoi capelli
Lui strappa i tuoi vestiti
Lui coi suoi strani amici
Vuole te (…)”
Dalla denuncia il canto volge all’aiuto, al conforto e alla protezione:
“ (…) Ma tu sei la mia bambina e dormi qui con me
Tu sei la mia bambina io non ti abbandonerei mai
Tu sei la mia bambina io veglio su di te”.
Il tentativo di Roberto Santoro con la sua “Ninna Noir” è di toccare un tema delicato quanto urgente nel suo perenne perpetuarsi, con ricercata partecipazione e tanto pudore.
Musicalmente si avverte l’eco delle murder ballads di Nick Cave and the Bad Seeds.
LEGGI QUI IL COMUNICATO SULL’ALBUM
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