DIRAQ
Presentano
Il video tratto dal loro nuovo album
FAKE MACHINE
Guarda qui il video del singolo
Bad Luck Over Odd
Duck
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“There's a place
and a time” in cui il matematico Paul Dirac formalizza il concetto di impulso:
dal silenzio al massimo dell'intensità, poi di nuovo immediatamente al
silenzio.
“There's a place
and a time” in cui un breve fragore squarcia il silenzio: è l'embrione di Sibyl
e a squarciare quel silenzio nelle notti di aprile sono la voce di Matteo, il
basso di Alessandro, la chitarra di Edoardo e i tamburi di Michele. I Dirac. Ma
non basta, ci piace storpiare questa realtà e allora la lettera finale diventa
una “q”, perché "così è più ambiguo"! Le idee, al contrario, sono
molto chiare, tanto che in pochi mesi è pronto un EP, che vede la luce nel
Gennaio 2010.
Con macchine e
furgoni carichi di strumenti, in giro di giorno e di notte per strade e palchi,
i Diraq fanno risuonare quel fragore e quei silenzi, ogni volta in un posto
diverso e inesplorato. Stoner lo definirebbero alcuni, ma c'è molto altro a cui
attingere per rendere più dinamica la tavolozza dei Diraq.
Dopo due anni
dietro ai tamburi, Michele decide di terminare questo percorso. La separazione
è pacifica, ma non indolore. A colmare quel vuoto è Federico, perché nella sua
vita c'è bisogno di più fragore e silenzi, salta così sul treno dei Diraq e la
band è di nuovo al completo.
Nello stesso
periodo, la famiglia del fragore e dei silenzi inizia una collaborazione
stabile con Lorenzo "Dek" De Canonico, cesellatore di suoni ed
alchimista del mixer. Il suo avvento completa la chimica di quel sound che i Diraq
hanno sempre inseguito.
A maggio 2012
varcano la soglia dell'Urban Recording Studio di Perugia per imprimere su disco
quel fragore e quei silenzi che hanno fatto risuonare per l'Italia, condensando
in dieci tracce quel tumulto che bolle loro nel sangue, raccolto attraverso i
mesi e i chilometri. Fake Machine
esce nel Gennaio 2013.
I testi oscillano
tra la denuncia sociale e la psicologia umana, storie surreali unite a
sentimenti di disagio, scherzi grotteschi di natura teatrale.
“This is the place
and the time” in cui i Diraq sono di nuovo pronti a partire.
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