Se i parolai e
cantautori degli anni Settanta avessero ascoltato l’indie rock avrebbero inciso
dischi come “L’educazione delle rockstar”.
Testi mai scontati,
titoli delle canzoni provocatori (Dio ha un profilo su facebook)
e una “Bella ciao”
irriverente che fotografa le menti e i corpi che se ne vanno da questa Italia a
pezzi (o anche no)
Il disco
d’esordio di BORGHESE
"L'educazione
delle rockstar"
su etichetta TouchClay
Records
SU TUTTI I DIGITAL
STORES DAL 4 GIUGNO
GUARDA QUI IL VIDEO
DEL PRIMO SINGOLO TRATTO DALL’ALBUM
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"L'educazione
delle rockstar" ovvero un atto di rivolta innanzitutto alla logica miope e
occludente delle case discografiche. Dopo ben due progetti rimasti bloccati
nelle pieghe della discografia che mette la stessa faccia addosso a tutte le
idee, dà loro lo stesso suono e la mette in fila con le altre in attesa di
vedere la luce.
Angelo Violante (Agua Calientes, Cieli di Aspasia, Voodoo
Kiss ed Eden Motel) e Giacomo Pasquali (Marghena, Cieli di Aspasia, Patrizio
Maria D'artista, Kramer contro Kramer, Eden Motel) decidono di cambiare rotta
in maniera drastica e produrre un cantautore in aperto e deliberato contrasto con
questo meccanismo, Borghese appunto. Borghese non ha né nome, né età, né
faccia, ma al contrario fa dell'anonimato il suo tratto caratteristico, una
provocazione alla società dell'immagine di cui la discografia oramai
costituisce una costola. "L'educazione delle rockstar" è il manifesto
programmatico di una sorta di incursore discografico con 24 ore, passamontagna,
pistola giocattolo. "L'educazione delle rockstar" è dichiaratamente
un disco post-ideologico e fa della provocazione di stile il suo marchio: provoca
gli stili che ruotano intorno al mondo indie: il pop, il rock, l'elettronica;
provoca la forma canzone mescolandone deliberatamente le regole; provoca
politicamente un mondo appollaiato ad arte su posizioni troppo spesso di comodo.
Un inno alla libertà di pensiero e al divieto di pregiudizio che si prende la
briga di sviscerare temi ispidi e lo fa in maniera apertamente coraggiosa:
sesso, sentimenti imperfetti, droga, inadeguatezza personale e generazionale,
contrasto tra amori individuali in mezzo alle guerre dei popoli. Il tutto con
una dose non indifferente di distacco ironico ("non per essere pessimista
ma credo proprio che morirò...").
Un disco che soffia
sul contrasto generazionale in "luoghi in comune" ("tra una
bomba di stato e una rivoluzione senza popolo, ora pisciamo per terra per far
piovere sul bagnato") e che poi riscrive in chiave ironica il testo di
Bella ciao, aggiornandola alla nuova dittatura. Un disco che fa anche, tra le
altre cose, un fiero omaggio alla dolorosa vicenda personale di Enzo Tortora,
in "Preghiera di un uomo per bene" cercando di immaginarne un lato di
intimità con coraggio e sensibilità.
biografia
Borghese inizia nel
febbraio del 2013 a
registrare il suo disco d'esordio. Il passato non è necessario.
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