mercoledì 1 febbraio 2012

Esce il 17 febbraio "Le Deserteur", nuovo album dei Grimoon

GRIMOON
Presentano
Le déserteur
Data di uscita; 17 febbraio
Etichetta; Macaco Records
Distribuzione; Audioglobe
 


Ascolta il nuovo disco in streaming
http://soundcloud.com/grimoon


Il nuovo disco dei Grimoon segna un nuovo corso della band in cui la trama si ispessisce! Più rock, più psichedelico, ma anche più dark, con atmosfere noir che si ritrovano nei primi dischi dei Black Heart Procession. E in questo nuovo album, per la prima volta arriva anche una canzone interamente in inglese.

Questo cambiamento è dato dai nuovi ascolti della band, e anche dalla preziosa produzione artistica di Pall Jenkins, cantante dei Black Heart Procession. Durante il loro tour americano a novembre 2010, i Grimoon si sono fermati qualche giorno in più negli States per incidere "Le déserteur" nel SDRl studio di Pall Jenkins a San Diego, California. La collaborazione con i BHP arriva dopo anni di amicizia con la band californiana e dopo il tour fatto assieme a maggio 2010.

Come di consueto i Grimoon cantano principalmente in francese. A scrivere i testi è Solenn, cantante e tastierista della band, nonché regista di tutti i video. Il motivo per cui canta in francese è che Solenn è francese...la scrittura avviene per gusto musicale: se c'è una parola o una frase che le ispira in una lingua, lei scriverà in questa lingua. Solenn ha a disposizione 3 lingue: inglese, francese ed italiano...e sono infatti le tre lingue in cui scrive, anche se predomina sempre la lingua madre.
Le canzoni del nuovo album raccontano storie di pittori illuminati che dipingono loro stessi, di gente che non vuole più vedere la realtà e quindi si fa pitturare gli occhi, di scelte di vita e di gps. Ma soprattutto il disco racconta di guerra. Un aneddoto forse non utile ma comunque significativo: un anno fa Solenn ha avuto una lunga conversazione con sua nonna, che le ha raccontato la sua seconda guerra mondiale nella Normandia dello sbarco. Questo colloquio familiare ha influenzato molto la scrittua, ecco perché nel disco si racconta di un tango di guerra in cui le persone ballano per dimenticare, ma anche dei demoni del passato, delle cose che non si cancelleranno mai e della morte. Infine si parla anche dei disertori in una canzone, in cui i Grimoon propongono di costruire un monumento ai disertori, per ricordare coloro che non hanno voluto fare la guerra.

I Grimoon hanno un forte senso della collaborazione con altri artisti...in questo album appaiono i nomi di Pall Jenkins come produttore artistico, di Scott Mercado dei Manuok alla batteria, di Enrico Gabrielli che come di consueto ha prestato un pò del suo genio musicale ai Grimoon, di Giovanni Ferrario (produttore di due dei dischi precedenti dei Grimoon) per qualche suono geniale di batteria e altro.

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